Addestrare un cane da caccia al cinghiale è un compito impegnativo, ma estremamente gratificante per cacciatori e amanti degli animali. La caccia al cinghiale è una delle forme più antiche di caccia e richiede la presenza di un cane che sia in grado di seguire le tracce, localizzare il cinghiale e dirigerlo verso i cacciatori.
La chiave per un buon risultato consiste nell’iniziare presto e procedere a piccoli passi, aumentando gradualmente la difficoltà. In questo modo il cane impara a gestire situazioni sempre più difficili.
Non tutti i cani possono essere addestrati per questa attività. Occorre verificare, infatti, che il cane sia predisposto dal punto di vista psicologico e abbia alcune caratteristiche fisiche specifiche, che gli permetteranno di essere un buon cane da caccia al cinghiale:
- olfatto acuto ed estremamente sensibile, per essere in grado di seguire le tracce in ambienti ricchi di odori;
- atletismo, deve essere atletico e in grado di correre e nuotare in ambienti difficili, spesso in condizioni di freddo e umidità;
- forza e resistenza, con muscolatura ben sviluppata e notevole resistenza alla fatica;
- mantello adatto e resistente, che lo protegga dalle intemperie e gli permetta di muoversi liberamente nella boscaglia senza impigliarsi;
- costituzione robusta, con muscoli forti, un corpo ben proporzionato e una struttura fisica sviluppata per resistere alle sollecitazioni fisiche della caccia;
- taglia medio-grande, in grado di gestire un animale forte come il cinghiale e di muoversi in ambienti selvatici. Alcune delle migliori razze di cane per la caccia al cinghiale sono il Bracco Italiano, il Pointer, il Weimaraner, il Bloodhound e il Segugio Italiano.
Indice
Le fasi della caccia al cinghiale
Nel processo di caccia al cinghiale con il cane, è possibile identificare quattro diverse fasi:
- l’individuazione, che consiste nell’ispezione di un’area di 50-100 metri del territorio circostante a quello in cui si svolgerà la battuta di caccia;
- l’avvicinamento, ovvero il procedere del cane verso la preda;
- la scoperta, che consiste nell’individuare la posizione esatta della preda;
- la cattura, che avviene spingendo il cinghiale verso la zona in cui si trovano i cacciatori, per permettere loro di sparare in modo più agevole.
Vedi anche zona di addestramento per cani.
Come addestrare un cane da caccia al cinghiale
Addestrare un cane da caccia al cinghiale richiede tempo, pazienza e dedizione. Si tratta di un processo che implica una combinazione di addestramento formale e opportunità di pratica in situazioni di caccia effettiva. Quelli che seguono sono alcuni dei passaggi fondamentali per addestrare un cane da caccia al cinghiale.
- Iniziare con l’addestramento di base: è importante che il cane abbia un solido controllo del proprio comportamento, prima di iniziare a essere addestrato per la caccia al cinghiale. Deve cioè apprendere prima di tutto comandi come sedersi, sdraiarsi, restare fermo e camminare al guinzaglio; questi esercizi di base aiuteranno il cane ad acquisire la disciplina e la fiducia necessarie per proseguire con l’addestramento avanzato.
- Addestramento all’olfatto: il cinghiale è un animale selvatico e la sua caccia richiede al cane di utilizzare il proprio naso per seguire le tracce. È importante iniziare ad addestrare il cane all’olfatto dapprima con oggetti familiari, come un pezzo di stoffa o un tappetino, per poi passare a odori più difficili e lontani. È fondamentale che il cane impari a concentrarsi sull’odore del cinghiale e a seguirlo con determinazione, ignorando altri stimoli.
- Addestramento alla voce: la caccia al cinghiale richiede una comunicazione efficace tra il cane e il cacciatore. Il cane deve essere addestrato a rispondere a comandi vocali come “vieni”, “fermati”, “cerca” e “prendi”, per essere in grado di indicare l’inizio e la fine della caccia e la posizione del cinghiale.
- Addestramento all’acqua: molti cinghiali vivono in zone acquitrinose e il cane deve essere in grado di entrare e nuotare in acqua senza esitazione. Bisogna iniziare con l’addestramento in una piscina o in un fiume vicino, per poi passare ad ambienti acquatici più impegnativi.
Si passerà poi al contatto reale con il cinghiale, che prevede altrettante diverse fasi:
- primo contatto, di solito di tipo olfattivo e con connotazioni ludiche;
- avvicinamento al recinto, presso il quale il cane deve mostrare interesse, ma non esitazioni o paura;
- avvicinamento al cinghiale con cane al guinzaglio;
- dal settimo mese circa, avvicinamento del cane sganciato dal guinzaglio: in questa fase il cane verrà incoraggiato ad affrontare il cinghiale da solo, senza l’intervento del padrone.
Ecco alcuni tipi di guinzagli e di pettorine adatte a questo tipo di addestramento:
Ultimo aggiornamento: 2023-09-27
Ultimo aggiornamento: 2023-09-27
Se il cane risponde bene a tutte queste fasi, senza esitazioni e senza troppa violenza, allora sarà pronto per la caccia.
Vedi anche cane che tira a guinzaglio e cane pauroso.
Recinti di addestramento cani da cinghiale
I recinti per addestrare i cani da caccia sono utilizzati per preparare i cani in ambienti controllati prima di portarli in natura. Questi recinti sono solitamente molto grandi e possono essere utilizzati per addestrare diversi tipi di cani da caccia, tra cui Segugi, Pointer e Setter.
Il processo di addestramento inizia generalmente con il cane che viene introdotto al recinto, dove può esplorare e familiarizzare con l’ambiente. Il cane viene poi addestrato a rispondere a comandi di base, nonché a seguire il proprio istruttore. Man mano che l’animale progredisce, gli vengono presentate situazioni sempre più complesse, come seguire una traccia o individuare una selvaggina mimetizzata.
In alcuni casi, i recinti possono essere dotati di segnali acustici o olfattivi per aiutare a individuare la preda durante l’addestramento. Alcuni addestratori utilizzano anche riproduttori di richiami di uccelli o animali, per aiutare il cane a imparare a seguire le tracce della selvaggina.
L’addestramento dei cani da caccia deve essere sempre fatto in modo responsabile e rispettoso per gli animali, seguendo le leggi locali e le normative relative alle specie selvatiche. Inoltre, bisogna ricordare che un cane ben addestrato non è l’unico requisito per una caccia efficace e sicura: l’istruttore o il proprietario devono possedere la stessa conoscenza e abilità per muoversi su terreni difficili.
Vedi anche recinti, porte, divisori per cani: sicurezza e comfort.
In Piemonte
In Piemonte esistono recinti in provincia di Cuneo, ma l’area più importante si trova a Niella Belbo, ha un’estensione di 11 ettari ed è circondata da una robusta recinzione in metallo. All’interno dell’area si alternano boschi, con pini, castagni, rovi e cespugli, e aree più libere. Ogni sessione di addestramento giornaliera sarà riservata a un singolo cacciatore, che potrà liberare nell’area un massimo di tre cani di età inferiore ai 18 mesi.
Vedi anche età dei cani.
In Umbria
In Umbria, nel comune di Fratta Todina, esiste un recinto diviso in 4 zone distinte, di proprietà dell’azienda agrituristica Valle Del Faena. Si tratta di una struttura adatta a cani di tutte le tipologie ed età.
In Liguria
In Liguria, l’azienda agricola Monte Arena in provincia di Savona affitta un recinto di grandi dimensioni, all’interno del quale sembra di essere in pieno bosco. Un terreno difficile, per addestrare i cani a superfici complesse e faticose.
In Sardegna
In Sardegna l’azienda agrituristica Nove Maggio, situata nelle strette vicinanze di Narbolia, offre ai propri ospiti la possibilità di utilizzare un recinto di 40 ettari per addestrare i propri cani alla caccia di cinghiali e pernici. Un ambiente naturale splendido, aperto tutto l’anno.
Vedi anche come addestrare un cane da tartufo.
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