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Addestramento cani da ferma

Addestramento cani da fermaL’addestramento dei cani da ferma prevede un percorso formativo piuttosto complesso che serve per insegnare all’animale ad indicare la preda al cacciatore, ma senza inseguirla e ucciderla.

Una volta allenati, infatti, questi esemplari devono essere in grado di aiutare l’uomo nell’attività venatoria che comunque non spetta a loro.

Cani da ferma e addestramento alla caccia

Mentre, in passato, i cani da ferma indicavano la presenza della preda sedendosi, oggi il loro comportamento prevede la stazione eretta, con la zampa anteriore sollevata, la coda tesa e l’immobilità più assoluta (che spesso li spinge a tremare vistosamente).

Queste razze, dotate di un fiuto eccellente che permette loro di seguire la scia olfattiva della preda, comprendono (tra gli altri): Setter Inglese, Setter Irlandese, Setter Gordon, Bracco Italiano, Pointer, Spinone e Waimaraner.

Il loro addestramento è un processo molto impegnativo, che deve svilupparsi gradualmente a partire dai primi mesi di vita per abituare il cucciolo a non temere il rumore degli spari.

L’esemplare deve però avere raggiunto un corretto sviluppo muscolare e osteo-articolare per evitare di sottoporre il suo organismo a sforzi eccessivi.

Vedi anche cani da cacciaaddestramento Setter inglese: consigli pratici.

Come procedere

Dapprima l’addestratore deve portare il cane a fare lunghe passeggiate senza ancora metterlo a contatto con la selvaggina né con gli spari, tappe fondamentali per lo sviluppo dell’attività venatoria che, però, vanno affrontate successivamente.

Bisogna, inoltre, che sia potenziata la forza fisica del cucciolo, sottoponendolo gradualmente a sforzi sempre più intensi e prolungati e alternando l’allenamento in canile con quello sul campo.

Un aspetto importantissimo è assicurarsi che l’animale non associ il rumore dello sparo con un evento negativo, ma, al contrario, che arrivi a considerarlo uno stimolo.

Per raggiungere un obiettivo del genere l’addestratore di solito incomincia col l’impiego di una piccola scacciacani per poi passare ad armi più potenti.

Sui terreni aperti, il conduttore deve fare in modo di focalizzare l’attenzione del cane sulla selvaggina, partendo da quella di piccole dimensioni, come passeri e uccelletti.

Una volta che il cucciolo avrà superato la paura dello sparo (che rimane l’ostacolo principale per qualsiasi cane da ferma), si dovrà intervenire sulla conoscenza delle prede, ponendolo a contatto con volatili di medie dimensioni, come quaglie e beccacce.

A questo punto l’animale dovrà essere lasciato libero di inseguire la preda per tutto il tempo che desidera, in modo tale che possa famigliarizzare con la stessa prima che l’addestratore la abbatta.

Tale operazione va ripetuta più volte in più giorni finché il cane non mostrerà di avere acquisito la dovuta indifferenza nei confronti dello sparo e dell’abbattimento e la giusta capacità di segnalazione.

Per concludere correttamente l’addestramento il conduttore deve gratificare il cane in maniera molto misurata, senza troppi schiamazzi, ma soltanto con premi adeguati.

Pazienza, costanza e fiducia verso il cane sono gli atteggiamenti chiave per la buona riuscita dell’addestramento dei cani da ferma.

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