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Home » Cura del cane » Artemisia: la pianta che cura il cane dal tumore

Artemisia: la pianta che cura il cane dal tumore

L’Artemisia Annua è una pianta ampiamente usata in Africa e Asia per debellare la malaria. Il team dell’University of Washington, che ha seguito le ricerche, ha anche riscontrato delle proprietà curative verso il cancro al seno. I risultati sono stati veramente sorprendenti poiché si è scoperto che è selettiva e molto tossica per le cellule cancerose, senza però danneggiare le cellule sane.

Artemisia contro il cancro nel caneIl funzionamento è uguale a quello per combattere la malaria ovvero: l’Artemisia reagisce con le concentrazioni di ferro elevate presenti nel parassita, producendo una reazione chimica che da vita ai radicali liberi citotossici, i quali rompono la membrana della cellula e la liberano dal parassita, lasciando inalterate le cellule sane.

Lo studio ha ottenuto ottimi risultati, infatti, dopo un lasso di tempo relativamente basso, tutte le cellule anomale sono state eliminale.

Nella maggior parte delle cellule tumorali mancano due enzimi: la catalasi e la gutathione perossidasi. La catalasi ha il compito di rompere il perossido d’idrogeno, e un basso contenuto dell’enzima vuol dire un’alta presenza di perossido d’idrogeno.

Questo è un meccanismo molto comune tra i chemioterapici, così come accade per la vitamina C. Tali caratteristiche rendono le cellule tumorali più sensibili al danno provocato dai perossidi. Per questo la somministrazione della vitamina C è accettabile in alte dosi, purché il tutto avvenga in un intervallo di tempo tra le 2-3 ore.

Anche se l’Artemisinina è insolubile in acqua, è capace di attraversare la barriera ematoencefalica, e può essere quindi molto adatta nel curare i tumori al cervello. Lo studio più vasto sull’Artemisia come agente antitumorale è stato effettuato dai dottori in Bioingegneria Narenda Singh e Henry Lai dell’Università di Washington, il tutto riportato nel Journal Life Science (70 (2001): 49-56).

Nello studio effettuato, dopo aver gonfiato le cellule con il ferro e introdotto l’artemisisinina, dopo otto ore solo il 25% delle cellule tumorali erano vive. Dopo sedici ore quasi tutte erano morte. Nei tumori più gravi come quelli al pancreas o la leucemia, in cui le cellule si dividono molto più rapidamente, e le concentrazioni di ferro sono elevate, la pianta funziona nettamente meglio.

Attenzione: ovviamente non procedere con rimedi casarecci ma affidarsi ad uno specialista che possa prendere in carico la cura del nostro piccolo amico a 4 zampe e valutare rischi e benefici, magari in concomitanza con le terapie tradizionali.

La pianta va utilizzata, oltre che con delle concertazioni di ferro molto alte, anche associata a una dieta alcalinizzante, inoltre un’associazione di drenanti epato-renali, è fondamentate per smaltire la quantità di tossiche che si creano in seguito alle reazioni di ossidazione delle cellule cancerose.

Nei pazienti, può verificarsi una congestione nella sede del tumore, proprio per via della lisi cellulare ad opera dei processi ossidativi.

La somministrazione quantitativa va fatta tenendo conto di alcuni parametri quali la funzionalità renale ed epatica del paziente. La tossicità della pianta può essere enfatizzata utilizzando la tintura madre poiché in essa sono contenuti oli essenziali quali il Tujone, particolarmente epato-tosico.

Nel cane si preferisce la forma in capsule di estratto di Artemisia oppure della pianta totalmente polverizzata. È importantissima la purezza, il metodo d’estrazione e la competenza del laboratorio che la tratta.

In caso di sovraddosaggio si verificano le seguenti reazioni:

  • A livello gastrointestinale possono presentarsi dolori addominali, diarrea, nausea e vomito;
  • Bradicardia e prolungamento dell’intervallo QT;
  • Ipoglicemia;
  • Disturbi alla deambulazione, perdita di risposta spinale e dolore, depressione respiratoria e arresto cardiopolmonare nei casi gravi.

Tirando le somme possiamo definire l’Artemisia Annua un ottimo rimedio nel paziente oncologico. Gli studi vanno avanti con ottimi risultati tra i pazienti. È importante però ricordare che oltre alle somministrazioni di Artemisia, il soggetto malato deve assumere integratori alimentari, antiossidanti, micro terapia e seguire una dieta anti-cancro.


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Comments: 5

  1. rossella
    1 Giugno 2016 at 17:17

    Vorrei iniziare la terapia con l’artemisia al mio cane alano maschio di 7 anni Morfeo , tumore alla zampa , non so a chi rivolgermi , grazie

    Reply
  2. Matteo
    5 Giugno 2016 at 19:19

    Salve voglio provare artemisia annua il mio cane e un rottweiler da appena 12 anni tiene un carcinoma nella mandibola destra inferiore.

    Reply
  3. Matteo
    5 Giugno 2016 at 19:24

    spero di avere una speranza. e piu’ forte di me grazie a tutti

    Reply
  4. Vik
    10 Maggio 2021 at 03:21

    Buongiorno, ho una barboncina di 13 anni circa, con carcinoma ureterale e polmonare in fase avanzata. Desideravo conoscere a chi potrei rivolgermi a Roma per una cura con artemisia. Ringrazio. Saluti

    Reply
  5. Savina
    15 Marzo 2022 at 21:24

    Vorrei curare una gattina randagia con una diagnosi triste,sconsigliato dal vet intervento!Sarebbe l’ultima mia speranza ,ma ho paura di causare sintomi gravi! Chi mi può dare un consiglio?

    Reply

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