Hai mai sentito parlare di balanopostite? Se sì, probabilmente hai un cane maschio.
E. dal numero di persone che ricercano “balanopostite cane” online, non è nemmeno troppo rara. Ma cos’è di preciso?
Quando si parla di balanopostite nel cane significa che il nostro migliore amico a quattro zampe presenta un’infiammazione del pene e del prepuzio.
Tra le cause più importanti di questa malattia troviamo lesioni, infezioni di tipo batterico, tumori e fimosi, ovvero un restringimento dell’apertura del prepuzio.
Si tratta di una malattia che colpisce con maggiore frequenza i cani di sesso maschile interi, ovvero senza sterilizzazione.
Tra i sintomi più significativi, soprattutto a livello genitale, è possibile trovare:
- Secrezione giallastra o verdognola;
- Secrezione con la presenza di sangue;
- Gonfiore e infiammazione;
- Disagio;
- Lambimento eccessivo;
- Febbre e perdita di appetito nei casi di grave infezione.
Come si diagnostica?
Per poter diagnosticare con certezza la balanopostite nel cane è necessario eseguire un’ispezione approfondita e un esame di tutta la zona genitale. Spetterà al veterinario stabilire l’esito della diagnosi, analizzando con cura la zona interessata e cercando possibili lesioni, tumori o corpi estranei.
Nella maggior parte dei casi, l’esame approfondito richiesto può servirsi di sedazione o anestesia, soprattutto nel caso in cui il cane senta molto dolore nella parte che si dovrà controllare.
Il veterinario potrà quindi richiedere gli esami base, come quello emocromocitometrico con profilo biochimico e analisi delle urine. Quasi sempre i risultati emersi sono nella norma, a meno il cane presenti un’infezione della vescica urinaria, della prostata o sistemica.
L’urina prelevata per essere analizzata viene estratta direttamente dalla vescica, in modo che le eventuali secrezioni prodotte dalla balanopostite con contaminino il campione. Inoltre, ci sono alcune particolari circostanze in cui è necessaria l’analisi citologica e batterica delle secrezioni.
Qual è il miglior trattamento della balanopostite?
Vi sono diverse tipologie di trattamento, considerato il fatto che varia in base alla gravità della malattia. Se lieve, sarà sufficiente tenere pulito il pene e il prepuzio, evitando che il cane si lecchi provocandosi traumi.
Per questa ragione, è spesso suggerito il collare elisabettiano. Nel caso in cui la balanopostite sia di entità più severa, il veterinario potrebbe suggerire:La risoluzione della causa sottostante nel caso in cui venga identificata, come aderente, tessuti anomali o tumori;
- Trattamento antibiotico;
- Pulizia giornaliera della guaina prepuziale con una soluzione antisettica;
- Infusione nella guaina prepuziale di una pomata antibiotica;
- Sterilizzare il cane.
Grazie alle diverse soluzioni proposte è possibile permettere al vostro cane di guarire completamente, considerato il fatto che alcune creme, oltre a curare l’infezione, riducono i bruciori. Per essere certi dei risultati, è necessario non interrompere la cura.
Inoltre, come tecnica preventiva in soggetti sani, potrebbe essere utile tosare e lavare con cura non solo il corpo dell’animale, ma anche l’apparato genitale. Per evitare l’aggravarsi delle sue condizioni è necessario portare il proprio cane dal veterinario alla comparsa dei primi sintomi, anche in caso di semplice dubbio.
Tuttavia, nonostante le attenzioni e la terapia consigliata, la balanopostite nel cane è recidiva e, quindi, potrebbe tornare. Il fenomeno si verifica soprattutto nel caso in cui vi sia un fattore predisponente, ma per evitare l’insorgere rapido della malattia basterà lavare a intermittenza il prepuzio.
Tuttavia, nonostante tutti gli accorgimenti, è impossibile stabilire se vi siano modi certi e sicuri contro l’infiammazione.
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