Il Boston Terrier è un simpatico cane da compagnia dalle qualità sorprendenti, adatto a vivere in appartamento, ma anche per soggiornare nei giardini, parchi e in tutte le zone verdi dove si può ampiamente divertire.
In quanto ad alimentazione il Boston Terrier necessita di tre pasti quotidiani da cucciolo, ma solo di due in età adulta. Gli alimenti migliori per garantirgli una dieta completa sono proteine, carboidrati e fibre: carne, pesce, uova e cereali sono dunque perfetti.
In questo articolo vedremo insieme origini, caratteristiche fisiche e comportamentali di questa razza canina.
Origini del Boston
Terrier
Come lo stesso nome indica, le sue origini sono legate alla città di Boston; Richard H. Cooper era il proprietario del presunto progenitore di questa razza, questo decise di far accoppiare all’interno della sua tenuta che risiedeva appunto a Boston, due razze simili, ma differenti in alcuni particolari, appartenenti probabilmente a due antichi terrier.
Sulle sue vere origini ci sono alcune discrepanze storiche, che non riescono bene a definire gli accoppiamenti definitivi che hanno originato questa razza.
I dati certi affermato che il capostipite fu Judge, un cane di appartenenza al signor Cooper, il quale decise di farlo accoppiare con una cagnolina di nome Gyp, la cui razza apparteneva a un old terrier; questi due cani erano entrambi robusti, alti e fieri.
Judge aveva un brindle scuro con una striscia bianca sul muso con una mole fisica importante, la compagna Gyp, sembra che somigliasse a un bulldog chiaro (vedi bulldog inglese o bulldog francese) e che avesse una statura fisica leggermente inferiore al maschio.
Alcuni allevatori esperti affermano che si tratti di un terrier inglese antico che oggi non esiste più, una cagnolina appartenente a una razza poco conosciuta, nata per un esperimento, ma che non ebbe molto fortuna tra gli allevatori di quell’epoca.
Parliamo della White Terrier Inglese, un animale che si avvicinava molto ai terrier con caratteristiche da bulldog, dal manto particolare, aveva la caratteristica di essere completamente bianco: parliamo della fine del 1800, si stima che tale accoppiamento sia avvenuto nel 1865.
Questi si presume che siano stati i progenitori, ma prima di giungere alla classificazione e registrazione finale di una razza riconosciuta come questa, sono tanti e diversi gli accoppiamenti che si eseguono, sperimentazioni con l’intento di ricercare probabilmente qualità fisiche e comportamentali, fino a quanto non si arriva a una conclusione favorevole sia per il comportamento, temperamento, ma soprattutto che sia soddisfacente per il cane, la sua salute e una buona prospettiva di vita.
Si pensa che siano stati diversi i terrier inglese e i bulldog francesi che si siano alternati per la creazione del Boston Terrier. Si arrivò al completamento nel 1891, quando un gruppo di allevatori di Boston ne chiese il riconoscimento della razza; una quarantina di esperti cinofili del Boston Terrier uniti all’American Terrier Club, formularono regolare richiesta di riconoscimento all’American Kennel Club.
Ultimo aggiornamento: 2023-12-02
Tale tentativo fu destinato a fallire, in quanto altri club di terrier si opposero vivamente alla loro regolare iscrizione e riconoscimento di questo cane; lo scrittore James Watson si pronunciò sull’accaduto e invitò gli allevatori a cambiare nome al club, di chiamarlo club Boston Terrier, iniziativa che fu accolta piacevolmente dai componenti del club che seguirono il suo suggerimento.
Il club cambiò titolo e solo dopo un paio di anni, era il 1893, avvenne il riconoscimento da parte dell’American Kennel Club. Fu un passo importante che portò a definire lo standard del Boston Terrier, che non si distacca molto da quello attuale, anche se dovettero trascorrere solo alcuni anni per la definizione assoluta del mantello e del suo colore, che si stabilì solo intorno ai primi anni venti.
Nonostante le prime difficili fasi di riconoscimento, questo cane negli anni venturi ebbe modo di farsi apprezzare come buon cane da compagnia per le sue straordinarie qualità comportamentali e fisiche che vedremo nel dettaglio tra poco; un elogio che lo portò a diventare nel 1979 per proclamazione del governo, il cane ufficiale dello Stato del Massachusetts.
Ecco una breve carrellata di alcuni Boston Terrier un po’ pazzi:
Caratteristiche fisiche e comportamentali del Boston Terrier
Specifichiamo che lo standard cui si fa riferimento è l’ultimo approvato nel 1990. Questo cane è ben proporzionato, tutte le parti del corpo devono creare una perfetta simbiosi tra loro e mostrare un cane modesto nelle proporzioni, senza sbavature o eccessi di alcun tipo.
Lo standard asserisce che ci siano tre diverse tipologie di Boston Terrier: c’è la classe leggera, media e quella pesante, i dettagli per ciascuna sono i seguenti.
Il boston terrier leggero, ha un peso che non deve superare i 6,5 chilogrammi; superata questa soglia abbiamo il medio, che non deve superare i 9 chili e infine c’è il pesante, che ha un peso compreso tra i 9 chili e gli 11,25 chilogrammi, soglia che non deve essere mai superata.
L’altezza è compresa tra i 38 e i 43 centimetri. La morfologia della testa deve seguire linee ben quadrate e schematiche, quindi cranio e muso quadrati le cui superficie sono assolutamente piane e soprattutto è privo di pieghe o rughe dovute al cedimento della pelle. Gli occhi sono rotondi, grossi e brillanti, per lo standard è molto importante l’espressività di questo cane, deve mandare un chiaro messaggio d’intelligenza.
Per quanto riguarda il muso questo cane come molti appartenenti a razze simili e o comunque derivanti dai bulldog, ha la caratteristica del prognatismo, ossia la parte inferiore della mascella è leggermente in avanti rispetto a quella superiore, ciò però non deve comportare alcune anomalie quando il cane ha bocca chiusa, non deve mostrare i denti in uscita né la lingua, difetti di questo genere non sono riconosciuti e il cane non può partecipare a eventuali mostre e o gare.
Tutto il resto deve essere omogeneo, il tronco, gli arti posteriori e superiori, la coda deve essere corta; ci sono degli accorgimenti importanti per il colore del mantello, il quale per definizione dello standard è il brindle tigrato al quale sono annesse alcune variazioni di colore, che variano dal sabbia al marrone e al bianco, che deve essere predominante soprattutto nell’aspetto facciale, con la macchia intorno agli occhi, un buon collare completo e anche le zampe anteriori e parte del petto; tuttavia non è concessa una predominanza del bianco, deve essere presente solo nelle parti indicate.
Le orecchie devono essere a punta e attaccate nella parte alta della testa. Questo cane ha un pelo corto rasato, molto pratico per chi vive in appartamento, non rilascia praticamente alcun pelo ed è molto facile da pulire, anche se in effetti, per natura, tende a sporcarsi molto poco.
Per quanto concerne la salute c’è poco da dire, è un cane molto resistente, tuttavia anche lui ha alcuni aspetti deboli: le orecchie e gli occhi sono delicati, potrebbe essere affetto a sordità, un particolare riscontrato in alcuni esemplari con macchia bianca del pelo che tocca parte di un occhio, per cui in America si tende a evitare che cani con questa particolarità si accoppino.
Gli occhi essendo sporgenti, possono subire qualche inconveniente, un pezzo di erba affilata o anche qualche pietrina possono provocare un’ulcera corneale. Oltre questo, bisogna stare attenti al caldo, il naso corto gli comporta una cannula nasale relativamente piccola, per cui il caldo e temperature umide e afose possono recare qualche fastidio alla respirazione.
Il prezzo da pagare per adottare un Boston terrier si aggira sugli 800 euro circa negli allevamenti e 400-500€ da privati.
Carattere del Boston Terrier
Il Boston Terrier è un cane gioioso, vivace e allegro, è un cane bonario, non ama litigare con altri simili e vive bene in comunità, sa stare bene in casa con la famiglia; la socializzazione è importante e deve essere fatta fin da cucciolo, in modo che sia abituato a vedere gente e persone attorno a lui, anche suoi simili; è molto affettuoso ed è il classico cane che vive quasi in simbiosi con il suo padrone.
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