I vicini non ne possono più, hai ricevuto già molti richiami e ormai è diventato un problema che sembra insormontabile: il tuo cane abbaia quando lo lasci solo, anche se educatissimo e ubbidiente.
Per il cane abbaiare è un modo di comunicare assolutamente naturale: è il suo modo di interagire, di richiamare l’attenzione comunicandoci che qualcosa non va.
Ovviamente, il fatto di abbaiare ininterrottamente mentre sei via, non è un segnale positivo: denota un forte disagio, che devi affrontare tempestivamente.
Sindrome da abbandono, malinconia, stress: quale che sia il motivo, purtroppo non è sempre possibile portarti il cane dietro, e ormai hai il terrore di uscire di casa. Se ti riconosci in questa descrizione, ecco a te una guida con alcuni pratici consigli.
Vedi anche farsi ubbidire dal cane: segreti ed errori.
Indice
Il distacco nel cucciolo
Innanzitutto è bene dirlo forte e chiaro: non esiste una risposta univoca, semplice semplice, che risolva il problema in un click. Questo perché, mettitelo bene in testa, ogni cane è diverso, ognuno ha le sue esigenze, le sue paure, e fornire una soluzione facile e veloce non è assolutamente lo scopo di questo articolo.
Per prima cosa, se hai un cucciolo, è bene abituarlo da subito a piccole assenze momentanee, che non lo stressino troppo ma lo rassicurino sul fatto che tornerai. I cani non hanno il senso del tempo: per loro un minuto o un’ora non fa differenza, soffriranno comunque il distacco nel momento in cui tu uscirai dalla porta finché non ritornerai.
Abitua il tuo cucciolo a intervalli progressivi, lasciandolo solo per cinque minuti la prima volta, dieci la seconda, poi a intervalli più lunghi.
I cani sono molto metodici, seguono rituali precisi per ogni azione: è dunque bene che lo abitui a prepararsi a vivere senza ansia il momento della preparazione. Non esasperare il momento con continue occhiate, con saluti e baci eccessivi: stai instillando nel tuo cucciolo la tua ansia per l’imminente distacco.
Esci per la prima volta e allontanati, non restare dietro la porta per capire se sta abbaiando: ti sentirebbe e farebbe di tutto per attirare la tua attenzione.
Semmai, se proprio vuoi monitorare i progressi, registra un video con un computer o un telefono posizionato in modo strategico per riprendere le azioni del tuo cane mentre sei via.
Se sospetti che il tuo cane possa soffrire di ansia da separazione, allora ti suggeriamo la lettura di questa guida specifica su come affrontare e risolvere definitivamente questo problema.
Soprattutto per chi abita in città, questo problema può causare serie incomprensioni, per il disturbo causato ai vicini ma anche e soprattutto per la tensione che il cane e il suo umano vivono a ogni distacco.
Il rientro a casa
La maggior parte dello stress da abbandono nel cucciolo viene instillato proprio dal padrone.
Quando rientri a casa, il tuo cane ti salterà addosso e ti farà le feste, e tu sarai tentato dal contraccambiare, ma questo non farà altro che esasperare questo momento positivo a danno del momento in cui il tuo cucciolo è rimasto solo, trasmettendogli sensazioni positive sul momento, ma facendogli percepire come negativo il distacco appena subito.
Quando rientri, esegui il tuo rituale: poggia le chiavi, togli la giacca, parla con voce ferma, ignoralo se necessario. Una volta che il tuo cane sarà più rilassato, e non avrà più la smania di saltarti addosso, quello è il momento di salutarlo, con calma e delicatezza. La regola generale è quella di evitare nel modo più assoluto di associare sensazioni negative alla tua assenza.
Se la prima volta sarai stato fuori cinque minuti, la seconda dieci, la terza mezz’ora, il tuo cane avrà notato ormai che, nonostante la tua assenza, alla fine torni sempre.
Questo è il genere di comportamento rituale di cui abbiamo parlato, prima. Tutto si svolge con tempistiche precise, per comunicare al tuo cane che va tutto bene, che tornerai e che quindi non lo abbandonerai.
Il cane adulto
Nel caso tu abbia adottato un cane già adulto, che presenta già seri problemi da abbandono, non perdere in nessun caso la speranza.
Con costanza e, se necessario, un aiuto da parte di un professionista, riuscirai a trovare un punto di equilibrio insieme al tuo peloso, per il benessere di entrambi e, è il caso di dirlo, di tutto il vicinato.
Un cane già adulto, che ha subito il trauma dell’abbandono, presenta numerose paure; solo con amore e impegno riuscirete a superarle insieme, quindi armati di pazienza e inizia ad ascoltare e osservare attentamente.
Ci sono sempre dei segnali che scatenano l’ansia da abbandono, e sta a voi riconoscerli e scoraggiarli. Per esempio, molti cani associano il rumore delle chiavi con la passeggiata.
Come fargli capire che invece a volte abbiamo la necessità di uscire da soli, e che le chiavi non significano necessariamente che verrà con noi, evitando al tempo stesso quindi l’ansia di rimanere soli in casa? Integriamo le chiavi nei nostri gesti quotidiani, escludendoli così dal rituale dell’uscita di casa.
Prendile, spostale, giocaci: fai sentire e vedere al cane che le chiavi non vengono toccate solo per uscire di casa, come un campanello d’allarme.
Osserva attentamente il tuo cane e ripeti l’operazione con tutto quello che in lui scatena l’ansia da separazione: il gesto del mettersi le scarpe, la giacca ecc…
Anche e soprattutto per il cane adulto vale la regola del non fare troppe feste al rientro; ricorda che questo gesto non fa altro che esasperare la paura e la negatività sperimentata durante la tua assenza.
La tua uscita e il tuo rientro in casa devono avvenire nel modo più naturale possibile, senza che il tuo cane ne soffra, facendo in modo che lo possa vivere come parte integrante della vostra vita insieme.
Vedi anche come giocare con il cane.
Quando rivolgersi a un esperto
Ci sono casi in cui, vuoi perché il tuo cucciolo ha subito traumi pesanti nella sua vita, vuoi perché è particolarmente stimolato, vuoi perché qualcuno in casa non riesce proprio ad adottare i suggerimenti sopra descritti.
Ci sono infatti cani che vivono talmente male lo stress di separarsi dai propri umani che non solo abbaiano e piangono, ma iniziano addirittura a distruggere casa, sfogando sui mobili la forte ansia che provano.
In tali situazioni è bene ricordare che esistono esperti comportamentali che sapranno risolvere insieme a te e al tuo cane il problema, educando entrambi al rispetto reciproco e a vivere la separazione con naturalezza.
Fare un corso di educazione cinofila basica sarebbe l’ideale per tutti gli umani, in modo da prevenire eventuali problemi prima ancora che possano nascere.
Vedi anche come educare un cucciolo di cane.
Comunicazione e prevenzione
In conclusione, non esiste una ricetta magica, buona per tutti i cani. Ognuno ha il suo carattere, proprio come noi umani, e l’insorgere di problematiche più o meno gravi va affrontato tempestivamente e con coscienza di causa.
La sindrome da abbandono è più comune di quanto si pensi. Se non è il vostro cane il problema, ma quello del vostro vicino, il succo non cambia.
La parola chiave in tutte le situazioni, come illustrato in questo articolo, è PREVENIRE. Prevenire l’insorgenza di tutte quelle situazioni e quei segnali che scatenano l’ansia nel nostro cucciolo; educare, prima gli umani e poi i cani, al reciproco rispetto e comprensione.
Vedi anche educazione del cane adulto o cucciolo.
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