La cinognostica è una branca della zoognostica, ossia la scienza che studia e valuta le varie razze canine. L’etimologia della parola cinognostica, deriva dal greco, cino = cane e gnostica = conoscenza.
La cinognostica come ci indica la stessa etimologia è la conoscenza del cane analizzando i caratteri fenotipici sia dal punto di vista morfologico che fisiologico, ma anche caratteristiche genotipiche ovvero i caratteri ereditari trasmessi dalle precedenti generazioni, valutando soprattutto le diversità esistenti tra le razze canine.
Quando parliamo di cinognostica, facilmente possiamo fraintenderne il vero significato, in quanto spesso questo termine viene associato agli amanti dei cani, ma non si limita solo a questa categoria in quanto comprende anche gli allevatori, chi seleziona razze o partecipa alle esposizioni e infine giudici esperti delle gare canine.
Ultimo aggiornamento: 2023-12-07
Gli appassionati di cinofilia sfruttano questi studi scientifici per analizzare la conformazione esteriore, ovvero la valutazione morfo-funzionale, cercando di costituire la base da cui migliorare le razze o scegliere dei riproduttori per cercare di ridurre i difetti o le patologie che possono derivare, razze che solitamente sono destinate alla partecipazione di concorsi canini.
Terminologie della cinognostica
La cinognostica ha una propria terminologia, un particolare lessico.
Cominciamo con lo spiegare alcuni termini di tale disciplina, al fine di addentraci in seguito nella stessa. Le caratteristiche genotipiche sono quelle presenti nel patrimonio ereditario di ciascun essere vivente e sono in comune a più razze; invece le caratteristiche fenotipiche sono quelle che distinguono ciascuna razza.
Altro concetto fondamentale è la bellezza.
Essa diventa sinonimo di utilità, un concetto di bellezza molto più ampio che comprende l’armonia , la completezza e l’uniformità. L’armonia completa per un cinofilo esperto comprende la bellezza fisica del cane sia dal punto di vista psichico che funzionale. E’ possibile determinare la bellezza di una razza in base al genotipo, fenotipo e la funzione che l’animale deve svolgere.
La cinognostica si basa oltretutto sulla cinometria ovvero la misurazione del cane, quindi degli arti, inclinazione della spalla, torace, tronco, tanto da riuscire a indicare la razza perfetta, con i pregi, priva di difetti, di tare e di vizi.
Premesso ciò, si comprende bene come parlare di cinognostica nel caso dei cani non debba apparire inappropriato oppure spietato, poiché il tutto è finalizzato alla creazione di razze che minimizzino i difetti e massimizzino i pregi.
Per questo l’allevatore o chi per essi nel considerare la bellezza del cane dovrà tenere conto di tre aspetti fondamentali: l’estetica, la funzionalità e la salute psichica del cane.
Abbiamo accennato poc’anzi ai concetti di pregio, vizio, tara e difetto. I pregi sono tutti quegli elementi che a seguito di una valutazione visiva del cane ci sembrano rispecchiare alcuni canoni; essi possono essere assoluti se ci si riferisce alla generalità della razze canine opere relativi se invece ci riferiamo ad una razza in particolare.
I vizi invece sono problematiche legate alla psiche del cane; essi possono avere origine nervosa, comportamentale oppure per mancata o errata socializzazione.
Le tare sono difetti fisici, riferibili sia alle ossa che alla pelle. Infine i difetti, al pari dei pregi, si suddividono in assoluti e relativi.
Sappiamo che esistono tantissime razze di cani; attualmente se ne contano più di 500. Per capire cosa sia la razza, diciamo che dobbiamo immaginarci una piramide, con al vertice una specie animale, suddivisa in razze. All’interno di ciascuna razza distinguiamo i tipi, con alcune caratteristiche in comune.
Classificazione dei cani
Pierre Mégnin ha individuato all’interno della razza canina, 6 tipi, accomunati da proporzioni fisiche simili: molossoidi, lupoidi, levrieroidi, braccoidi, volpinoidi, bosottoidi.
Oltre a questa classificazione, la cinognostica ci permette ulteriori classificazioni dei cani in base ad altri elementi. Per esempio in base alla velocità ed alla resistenza, possiamo distinguere tra cani trottatori, galoppatori su lunghe distanze, galoppatori su brevi distanze e cani forti. In base alle linee di contorno della fisicità del cane, avremo invece un profilo rettilineo, uno concavilineo ed uno convessilineo.
Ci teniamo a precisare che, con riferimento alle caratteristiche fisiche e comportamentali dei cani, queste, fermi restando alcuni fondamenti genetici, possono variare in misura più o meno evidente a seconda del contesto ambientale ed educativo nel quale sono cresciuti.
Ulteriori classificazioni possono essere fatte con riferimento alle proporzioni fisiche del cane; avremo quindi un indice corporale, che indica la massa del cane rispetto alla lunghezza del tronco, e l’indice cefalico che è dato dal rapporto tra larghezza e lunghezza della testa (distinguiamo quindi tra brachicefali, mesocefali, dolicocefali).
Ma la classificazione più nota ed utilizzata è quella in base all’altezza al garrese; in questi casi distinguiamo tra taglia grande, oltre 65 cm, taglia media, tra 65 e 50cm, taglia piccola, tra 50 e 35 cm ed infine taglia nana, con meno di 35 cm.
Le classificazioni suddette non devono essere viste come separate le une dalle altre, bensì si mescolano, per cui nell’ambito della classificazione fatta da Mégnin avremo cani di varie taglie; inoltre l’indice cefalico può esser proprio di un solo tipo o comune a più tipi.
Insomma la cinognostica si configura come un’interessante disciplina da approfondire per capire meglio caratteristiche e potenzialità del proprio cane.
Vedi anche educazione del cane adulto o cucciolo.
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