Decidere di accogliere un cane nella propria vita è una scelta importante che merita meditazione; lo è ancora di più se il futuro padrone decide di adottare un cane presso un canile o l’adozione di cani di razza o cani se.
Premesso che esistono diversi modi di adottare un cane, infatti si parte dall’adozione più classica, (ovvero quando ti rechi al canile per scegliere il tuo prossimo amico e compagno di vita) per poi passare alla scelta di adottare anche cani di razza o ancora cani sequestrati e cani anziani che magari venivano precedentemente utilizzati dalle forze dell’ordine o impiegati in gare competitive.
Sono diversi i passi da seguire prima dell’adozione del cane ed ulteriori dovranno essere fatti quando porti il cane in casa. Infatti adottare un cane vuol dire prendersi cura di un essere vivente per tutta la vita, curarlo non solo dal punto di vista affettivo, tramite gioco e coccole, ma anche da quello alimentare e della salute.
Sono vari gli aspetti che dobbiamo considerare se pensiamo di adottare un cane.
Innanzitutto la scelta deve venire da una reale convinzione. Mai dobbiamo decidere di adottare un animale per moda, per compagnia o come intrattenimento per i bambini. Anzi possiamo dire che questa scelta sia molto simile a quella di fare o adottare un bambino: accogliere nella propria vita un essere di cui ti dovrai occupare, di cui tu hai la piena responsabilità.
Condividi questa decisione con le persone a te più care o con chi abita insieme a te; è opportuno infatti che tutti approvino l’importanza di avere un cane in casa.
Vedi anche come giocare con il cane.
In che periodo adottare un cane
Adottare un cane non è semplice perché si devono tenere conto di tanti fattori, primo tra tutti quello del distaccamento dalla mamma che deve avvenire in un momento in cui il cucciolo è abbastanza ‘maturo’ per distaccarsi dalla propria mamma e senza viverlo in modo traumatico.
Per il benessere psicologico del nostro futuro amico, bisogna sapere che è davvero necessario che il cucciolo finisca prima la fase di allattamento, momento in cui vive in simbiosi con sua madre.
L’allattamento non è importante solo per la nutrizione ma proprio perché in quella fase il cucciolo imparerà cose che nessuno mai potrà insegnarli, come per esempio la gerarchizzazione alimentare, l’acquisizione dei sistemi di comunicazione e delle regole sociali e il distacco materno.
Per questo è fondamentale un corretto distaccamento dalla mamma per evitare anche problemi più gravi come per esempio:
- il trauma da separazione, cani che se rimangono fisicamente separati dal proprietario hanno comportamenti distruttivi e ossessivi;
- l’ipersensibilità e Iperattività, quindi il cucciolo non è in grado di acquisire gli autocontrolli;
- dissocializzazione primaria, ovvero cani che non hanno appreso segnali di controllo e di arresto e non sanno produrre gli opportuni segnali di pacificazione
- la sindrome da privazione sensoriale, cioè significa che ha paura di qualsiasi cosa cui non è stato in contatto durante i primi mesi di vita: molto rapidamente il cane inizia a mostrare comportamenti di anticipazione e generalizzazione.
Insomma per adottare un cucciolo bisogna avere le corrette nozioni relativamente al corretto distaccamento del cucciolo. In realtà non esiste una regola standard che permette di sapere con precisione quando poter distaccare un cane dalla propria famiglia d’origine.
Bisogna tenere conto di vari fattori che vanno dalla taglia della razza fino al carattere del cucciolo. Il consiglio è di evitare di separare il cane dalla mamma prima delle nove settimane e che non equivalgono ai due mesi dato che sono pari a otto settimane.
L’ideale sarebbe aspettare la dodicesima settimana, così si evita il periodo più delicato e importante della socializzazione e dell’impronta della paura del nostro futuro cucciolo.
Periodo sensibile che inizia alla settima settimana per concludersi alla decima, con un picco nell’ottava sempre se sono soddisfatte tutte i fondamentali descritti. Se il cucciolo ha modo di rimanere “in famiglia”, con mamma, papà quando c’è, fratellini ed altri membri del branco, allora può restare in allevamento fino a tre mesi.
Se però dev’essere isolato per un motivo qualsiasi per esempio perché è stato poco bene, o perché è figlio unico, allora è meglio prenderlo prima.
Se proprio capita di salvare un cucciolo troppo piccolo e non ci sono né genitori né fratelli si potrebbe chiedere aiuto al veterinario sia su come procedere per la parte nutrizionale che per quanto riguarda il supporto per integrare il nostro nuovo componente di famiglia.
Non deve essere trascurato il periodo ideale in cui adottare un cucciolo perché questo trauma potrebbe portare problemi futuri: la causa di diversi problemi caratteriali dei cani domestici può essere ricercata nell’età a cui il cucciolo è stato sottratto dalla sua famiglia canina per inserirlo in quella umana.
Per la stragrande maggioranza degli umani, se “piccolo è bello”, “piccolissimo” è più bello ancora: il nostro istinto ancestrale di protezione verso il neonato va in brodo di giuggiole di fronte a tutto ciò che si può tenere nel palmo di una mano.
Per questo motivo desideriamo portare a casa il nostro cucciolo non appena vediamo che è in grado di mangiare da solo: il che avviene più o meno a 35 giorni.
Peccato che lo svezzamento fisico non corrisponda affatto allo svezzamento psichico del cane, che avrebbe ancora un bisogno vitale di vivere con la madre e i fratelli.
Infatti, nel periodo che va dalla quarta settimana alla fine del secondo mese, il cucciolo “impara a fare il cane”. E’ in questo periodo, per esempio, che i cuccioli imparano a dosare la forza del morso: se fanno male a un fratellino giocando, interviene la mamma che gli rifila una sonora sgridata.
Vedi anche come svezzare un cane.
Valutazioni prima di adottare un cane
Ci sono poi una serie di elementi da valutare, come il tipo di attenzioni che puoi dare al cane e dove vivi, che si collegano con la scelta del tipo di cane da adottare. La maggior parte di coloro che pensano di prendere un cane sono orientati verso i cuccioli, non solo perché essi sono teneri a vedere ed indifesi ma anche perché si pensa che essendo piccoli possano essere educati più facilmente.
Ma non c’è cosa più sbagliata di questa! Infatti il cucciolo proprio in quanto tale, non è educato a vivere con l’uomo, non sa che per fare i bisogni deve aspettare l’uscita ecc., quindi dovrai tu occuparti della sua educazione. Ciò implica che devi dedicargli più tempo.
Un cane adulto, invece, che abbia già un’esperienza in famiglia o che sia stato sempre nel canile, già sa cosa vuol dire vivere a contatto con gli umani. Inoltre il periodo di massimo apprendimento per un cane solitamente è da circa 4 mesi a tre anni.
Molti chiedono cuccioli di piccola taglia da adottare; tuttavia non possono essere adottati cani di età inferiore ai 60 giorni, poiché questo periodo è ritenuto fondamentale ai fini dell’educazione impartita dalla madre cagna. Durante questa fase infatti verranno trasmessi al futuro cane adulto i codici di comportamento tra cani, indispensabili per la comunicazione fra loro.
Dal punto di vista dell’alloggio che puoi offrirgli, anche qui devi valutare se trattasi di un cane che può vivere in un appartamento o che ha bisogno di spazi aperti. Riteniamo che ogni cane abbia esigenze diverse per cui ti consigliamo di tenerne in conto.
Ci sono poi cani che hanno un passato fatto di violenze subite, di maltrattamenti; in questi casi si consiglia l’adozione a persone con esperienza già in fatto di educazione del cane. Inoltre la maggior parte dei canili predispone una sorta di corso di formazione per il futuro padrone e numerosi incontri pre-affidamento per valutare la compatibilità tra cane ed uomo.
Se anche tu desideri adottare un cane, uno dei migliori portali italiani di cui avvalerti per adottare un cane è questo.
Vedi anche come educare un cucciolo di cane.
Burocrazia per adottare un cane
Dal punto di vista burocratico, una volta scelto il cane da adottare e seguite le indicazioni del canile circa gli incontri da effettuare, si compilerà un modulo in cui dichiari di prenderti cura di quel cane e non abbandonarlo mai.
Esistono altri due modi alternativi per adottare un cane: l’adozione a distanza e l’adozione di cani utilizzati dalle forze dell’ordine. Nel primo caso l’impossibilità di accogliere un cane in casa propria, oppure il non potersene prendere cura o ancora lo stato di salute dello stesso animale che lo obbliga a rimanere in una struttura dedicata, non impediscono a tanti amanti degli animali di adottare a distanza un cane, assicurandogli cure mediche adeguate, cibo ed un luogo sicuro in cui riposare.
È un gesto di grande civiltà che riscontra sempre più consensi anche in Italia.
Per quanto riguarda invece il secondo aspetto, i cani utilizzati dalla forze dell’ordine una volta “messi in pensione”, possono essere adottati, anche se la maggior parte di essi verranno accolti dagli stessi addestratori. Per quei cani rimasti senza padrone, appunto c’è la possibilità di adottarli compilando un apposito modulo. Sappi che per adottare cani del genere bisogna possedere una serie di requisiti come l’esperienza nell’educazione di cani da difesa o da guardia.
In alternativa c’è la possibilità di adottare cani sequestrati; ci riferiamo a quei tanti cuccioli troppo prematuramente staccati dalla madre, che viaggiano in condizioni raccapriccianti per essere venduti poi nei paesi più ricchi a prezzi vertiginosi a tutto vantaggio economico di persone senza scrupoli.
Vedi anche addestrare cani da guardia e addestramento cani da difesa.
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