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Cane Dogue de Bordeaux

Dogue de bordeauxIl Dogue de Bordeaux è un cane poco conosciuto, con muscolatura forte e possente. Il passato pesante che ha avuto questo cane, fa si che si pensi sia un animale temibile, ma non è così.

Secondo i proprietari questi cani sono dolci, amichevoli e si affezionano molto al padrone.

Storia e origini

Come per tutti i cani della famiglia Dogue, la storia è molto antica. È stato uno dei pochi ad avere il privilegio di essere riconosciuto il secolo scorso come il Dogue francese più importante. Secondo il veterinario Perre Mégnin, il Dogue de Bordeaux deriva dagli Alani, potenti colossi che accompagnarono gli Unni, quando si spinsero dalla Gallia alla Spagna.

Nel quinto secolo l’Alano sparì, ma sul territorio, con precisione in Aquitania e nel nord della Spagna, restarono tutti gli incroci derivanti da altri cani autoctoni con caratteristiche fisiche molto simili. Ed è da qui che è nato il Dogue de Bordeaux.

Il cane era impiegato nel combattimento, ed è a lui che si deve una delle vittorie importanti come quelle sugli inglesi. Passarono molti anni prima che il Dogue d’Aquitaine fosse riconosciuto come Dogue de Bordeaux. Il primo standard di razza fu pubblicato dal veterinario Pierre Mégnin nel 1896.

La seconda guerra mondiale, mise molto in difficoltà lo sviluppo di questa razza, ma fortunatamente dal dopoguerra in avanti ci fu uno slancio. Nel 1970 furono fatti molti progressi, grazie agli allevatori che si dedicarono anima e corpo. La popolarità inoltre crebbe molto grazie agli spot pubblicitari, così come avvenne anche per altre razze.

Guarda come reagisce questo Dogue davanti allo specchio:

Utilizzo all’origine

Il Dogue de Bordeax era utilizzato come cane da guardia grazie al suo coraggio e la sua forza. Oltre questo compito che gli veniva naturale, era utilizzato dai macellai delle regioni di Bordeaux per trasportare la carne dal mattatoio alla macelleria. Il macellaio legava dei carretti al cane oppure era caricato da cesti con all’interno dei quarti di carne.

Come accade spesso per i molossi anche questa razza col tempo divenne un cane gladiatore. Nel diciannovesimo secolo gli Spagnoli che attraversavano i Pirenei cercavano questa razza per poi utilizzarli durante le corse con i tori.

Il cane aveva il compito di inseguire e incitare il toro che era giudicato “molle”. I combattimenti tra i cani erano molti incoraggiati dal popolo, si vedeva come avversario l’orso dei Pirenei.

Vedi anche addestrare cani da guardia.

Carattere

Il passato da guerriero fa dubitare molte persone dallo scegliere questa razza come compagno di vita, ma non è così. Si tratta di un cane molto amorevole, amichevole e sincero.

Non abbandonerebbe mai il suo padrone, anzi farebbe di tutto per proteggerlo. Pure se presenta una stazza molto robusta, con i bambini non è per niente aggressivo, anzi si comporta come da protettore, con tanta dolcezza e delicatezza.

Ha un carattere equilibrato, non sopporterebbe mai di essere legato a una catena, vuole vivere con la famiglia e integrarsi all’interno nel nucleo familiare. Ovviamente come per tutti i cani, l’educazione comincia fin da cucciolo, il padrone dovrà essere affettuoso ma al tempo stesso fermo. Si deve creare un rispetto reciproco.

Anche se in passato il Dogue de Bordeaux era utilizzato per il combattimento, non vuol dire che sia stupido, anzi è un cane molto intelligente, in seguito ad un buon addestramento basta il minimo comando da parte del padrone per comprendere al volo.

Caratteristiche fisiche

È un animale di taglia medio-grande i maschi hanno un’altezza che va dai 60 ai 68 cm mentre le femmine tra i 58 e i 66 cm. Il peso invece è di 50 kg per i maschi e 45 kg per le femmine.

Ha una muscolatura molto possente, in generale ha un aspetto autoritario. Ha una testa voluminosa ma corta di forma trapezoidale. Il tartufo è largo, presenta narici ben aperte di colore nero o bruno. Le mascelle sono potenti. Le orecchie sono piccole, leggermente più scure rispetto al colore del mantello.

Gli occhi sono ovali e ben distanziati. La coda è spessa alla base e si assottiglia in punta, non deve però superare il garretto. I colori ammessi sono il mogano e tutte le tonalità del fulvo. Il pelo è fine e corto ma molto morbido al tatto.

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