La gastroenterite infettiva è una patologia virale, altamente contagiosa causata da vari virus, tra cui il più noto è il parvovirus, il quale colpisce principalmente le cellule che riescono a moltiplicarsi rapidamente come le cellule intestinali, i linfonodi e il midollo osseo dei nostri piccoli amici a quattro zampe.
Diffusa in tutto il mondo a causa della resistenza del virus con l’ambiente esterno, la gastroenterite colpisce frequentemente i cuccioli soprattutto dallo svezzamento fino a sei mesi di vita.
Può essere trasmessa attraverso contagio diretto o indiretto poiché il cane infetto dopo un periodo d’incubazione che va dai 3 ai 5 giorni, elimina il virus tramite feci e muco, che possono resistere a qualsiasi agente fisico (luce, calore..) e chimico (disinfettanti) fino a 6 mesi.
Ultimo aggiornamento: 2023-09-19
Il cane può essere infettato oltre che a seguito di contatto con altri cani, anche da insetti portatori di questa malattia.
Una volta infettate le tonsille del cucciolo, il virus si moltiplica negli enterociti e nel midollo osseo riducendo la produzione midollare e provocando emorragia, nel 80% – 90% dei casi può portare al decesso.
Vedi anche come svezzare un cane.
Sintomi clinici della gastroenterite
Dopo un periodo di incubazione compaiono i primi sintomi clinici prevalenti, ovvero febbre, depressione, inappetenza, diarrea, vomito, ma possono presentarsi altre complicazioni quali infiammazione al fegato e anemia.
Sia la diarrea che i vomito possono essere ematici. Nei casi più gravi si possono avere danni neurologici, fino a portare anche alla morte.
Le cause possono essere le più disparate, tutte collegabili a virus ed il più comune è il parvovirus, che colpisce solo i cani ed ha un periodo di incubazione dai 7 ai 14 giorni.
Il primo accenno di sintomi fornisce già un quadro clinico specifico anche se attraverso particolari analisi del sangue e delle feci possono confermare la patologia.
Da qui l’importanza di una tempestiva individuazione della malattia e cure immediate.
Per quanto concerne il trattamento farmacologico, si deve agire parallelamente con più medicinali; gli antibiotici, che servono a bloccare qualsiasi complicazione possa sopraggiungere, gli antiemetici, nel caso di vomito o diarrea con presenza di sangue, e la fluidoterapia, per reidratare il cane che ha però molti liquidi, senza dimenticare l’importanza delle vitamine per reintegrare i sali minerali.
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Ultimo aggiornamento: 2023-09-19
Circa l’alimentazione, durante la fase del vomito, al cane non va assolutamente somministrato cibo, poiché non farà altro che aumentare lo stimolo del vomito; piuttosto sarà alimentato mediante soluzione liquida. Solo trascorse 18-24 ore dal termine del vomito, al cane possono essere somministrate razioni di pasto leggere e in quantità ridotte.
E’ preferibile consultare il veterinario circa l’alimentazione più adatta da far seguire al cane per i primi tempi successivi alla malattia, ed inoltre si sottolinea l’importanza di somministrare pasti piccoli ma più volte al giorno, per far riabituare l’organismo dell’animale pian piano ad assumere di nuovo cibo.
Durante la malattia, è opportuno che il cane si trovi in un luogo silenzioso e pulito e non sia infastidito da nessuno. Non sollecitare il cane all’attività fisica, poiché deve conservare le forze per combattere il virus.
Purtroppo la gastroenterite può rivelarsi mortale soprattutto per i cuccioli oppure per i cani con sistema immunitario già compromesso. Per questo è importante sia le prevenzione, attraverso i vaccini, sia la tempestiva individuazione della malattia.
E’ importante altresì che nel corso della degenza, il cane sia continuamente sottoposto a controlli ed esami del sangue, per verificare soprattutto il livello di globuli bianchi, che tenderà inevitabilmente a ridursi nel caso di vomito o diarrea con presenza di sangue.
Vedi anche farmaci per cani e appetizzante per cani.
Come proteggere il cane dalla gastroenterite?
Come per tutte le patologie virali non esiste una terapia specifica ma di fondamentale importanza sarebbe programmare i vaccini fin dalle prime settimane di vita del piccolo cucciolo,somministrare un primo intorno alla 6-8 settimana, proseguendo poi una volta al mese fino alla 16° settimana e infine un richiamo annuale, oltre che disinfezioni accurate e continue.
I punti salienti quindi nella prevenzione e cura del cane con riferimento alla gastroenterite sono:
- Informarsi circa le vaccinazioni ed effettuarle a cadenza periodica, come prescritto dal veterinario;
- Essere sempre attenti alla cura del cane sia dal punto di vista della pulizia che dell’alimentazione;
- Osservare il proprio cane e le sue abitudini. Qualsiasi piccolo cambiamento può essere un potenziale rischio, una spia che ci segnala che l’animale ha un problema;
- Alla comparsa di sintomi quali febbre alta, vomito e/o diarrea, anche ematici, inappetenza, consultare immediatamente il veterinario. Potrebbe essere l’inizio di una gastroenterite che se presa in tempo potrebbe non apportare conseguenze al cane, viceversa potrebbe comportare danni neurologici fino ad essere letale;
- Nel caso in cui il cane abbia contratto il virus, seguire scrupolosamente le indicazioni del medico veterinario e rispettare il riposo e la convalescenza del proprio cane;
- Sanificare l’ambiente in cu vive il cane malato.
Vedi anche come far vomitare un cane.
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