Il cane e la gerarchia in casa: ecco come comportarsi
Capita spesso che i cani mostrino atteggiamenti un po’ “invadenti” e si prendano più spazio del necessario dettando l’agenda quotidiana del loro padrone.
Questo però non va molto bene perché il cane si sentirà il leader nella gerarchia di casa e questo può comportare una serie pressoché infinita di problemi comportamentali.
Ormai esistono parecchi sistemi per fare in modo che si ristabilisca una corretta gerarchia padrone-cane per cui è bene agire fin da subito se si presenta questo tipo di problema.
Premettiamo che tutti i cani sono differenti l’uno dall’altro per cui hanno un diverso carattere ed è difficile dare dei consigli specifici che possano essere adatti a qualsiasi cane. Per grossi problemi di gerarchia è necessario farsi aiutare da un professionista del settore.
Le basi della gerarchia
In primo luogo bisogna appurare un sistema per farsi capire dal cane, con gesti o comandi che lo educhino.
Ad esempio il comando di star seduto può essere usato in moltissime situazioni, ad esempio quando il tuo cane è in auto, in ascensore o fermo a un lato della strada per attraversare, insomma nelle situazioni in cui non deve scalpitare per andare in un posto, ma invece aspettare il suo padrone.
Può essere usato inoltre se ad esempio sei occupato nel fare qualcosa di importante e il tuo cane ti salta intorno perché ha voglia di giocare o situazioni di questo tipo.
È bene che sappia quale posto può occupare e quale no e il comando del “seduto” è uno strumento utile per fargli capire che deve fermarsi e quindi abbandonare il suo intento. Un altro strumento utile è utilizzare il rinforzo positivo, cioè di rafforzare positivamente (attraverso premi o giochi che piacciono al cane) il comportamento corretto del cane. Qui puoi reperire snack per cani utili allo scopo:
Ultimo aggiornamento: 2022-05-17
Se il cane risponde bene ricordati di premiarlo sempre, in modo che capisca che può ottenere lodi e cibo se resta in quel determinato luogo o se non ha più quel determinato atteggiamento.
Dovrai essere tu a decidere quando uscire per la passeggiata e quando no, non far scegliere a lui. E’ importante pianificare e seguire uno schema della giornata in modo che le attività che fai con lui siano organizzate in determinati orari (che ovviamente possono essere flessibili). Ricorda di condividere questo schema anche con i famigliari così che il cane veda che ogni persona rispetta lo schema ed è coerente.
Però non lasciare a lui l’iniziativa di giocare quando vuole, di uscire quando vuole o di mettersi a mangiare fuori orario perché questo lo porterà credere di essere il capo branco.
Anche in casa, se non vuoi che vada sul divano o sul letto potrai educarlo utilizzando il rinforzo positivo.
Generalmente se il cane è restio a cambiare atteggiamento l’educazione allo stare in casa può durare anche dei mesi, sicuramente non è un processo breve o semplice.
Cerca sempre di educarlo con il gioco e con le lodi e non con atteggiamenti aggressivi o urla, altrimenti il cane potrebbe traumatizzarsi o reagire violentemente per rispondere al tuo atteggiamento aggressivo visto che si sente minacciato.
Per cui puoi tranquillamente proibirgli determinati comportamenti ma ricorda sempre di sostituirli con semplici comandi o con il gioco.
Ultimo aggiornamento: 2022-05-16
Nuovo Cane In Casa, Come Comportarsi
L’arrivo di un altro cane in famiglia può sconvolgere le gerarchie di casa agli occhi del tuo cane o dei tuoi altri cani. Di conseguenza questo potrebbe causare problemi di dominanza tra i tuoi cani.
Un cane che già adulto o che si avvicina l’adolescenza può sentire il bisogno di trovare il suo posto nella gerarchia di casa.
Per farlo di solito si limiterà a ringhiare abbaiare e digrignare i denti, tutto questo continuerà per tutto il tempo necessario che servirà ai tuoi cani per risolvere “la questione”.
Non è una cosa cattiva ne innaturale, per cui se vedi che il nuovo arrivato e il tuo precedente cane “se ne dicono 4” nel loro linguaggio non c’è da preoccuparsi perché è un comportamento normale.
Di solito queste lotte non comportano “spargimenti di sangue” o morsi violenti in cui l’altro cane possa rimanere ferito, tuttavia, specie nei primi tempi, è bene essere presenti quando i cani stanno assieme per stabilire la leadership.
In caso di scontri violenti è bene intervenire con la pompa dell’acqua (spruzzando acqua sui cani) oppure con un intervento manuale (non farlo tu ma fallo fare a un professionista) o con un rumore forte che possa farti riprendere il controllo del cane.
Forse potresti pensare che il tuo nuovo cane dovrà per forza essere subordinato a quello che avevi già in precedenza (più anziano).
Ed invece non è così, non c’è una tendenza specifica, a volte il tuo cane si stabilirà come capo e a volte farà il subordinato a favore del nuovo cane. Non c’è nulla di male a essere subordinato nella gerarchia di casa per cui, l’importante è che il cane sia felice e stia bene nella sua nuova “posizione”, qualunque essa sia.
Gerarchia in casa: approccio alfa
In tutte queste dispute ovviamente ci dovrà essere un punto fermo, cioè che entrambi i cani (o tutti i cani che hai) devono vederti come il cane alfa, cioè devono rispettarti e ascoltarti quando li educhi in modo che tu possa prenderti cura di loro al meglio.
Se vedi che il cane che avevi in precedenza tende ad essere dominante maggiormente rispetto al nuovo arrivato, tu continua a dargli la sua parte di attenzione, la stessa che ha avuto finora.
So che non è semplice, per cui assicurati che il cane che avevi in precedenza riceva qualche attenzione in più rispetto al cane che è appena entrato in famiglia.
In questo modo il tuo cane precedente capirà che la sua posizione dominante non è in discussione e questo ti permetterà di evitare che si metta a sfidare il nuovo arrivato. Non sempre questo è possibile ma è bene provarci se questo può evitare che i due cani si azzuffino.
Quindi rifletti a chi dai da mangiare per primo, a chi da bere per primo, a chi esce per primo di casa dei due cani e via dicendo… mostragli che tu rispetti la sua posizione di capo branco rispetto al nuovo cane.
Ovviamente devi fare questo solo se noti che il tuo cane precedente vuole mantenere la leadership del suo “branco”. Se non gliene importa nulla allora dovrai limitarti ad assistere alle dispute.
Ad ogni modo alcune volte i cani imparano a convivere senza particolari lotte o dispute per cui non lasciarti dissuadere a non far entrare in famiglia un secondo cane solamente per la paura che si sbranino a vicenda. I casi di lotte violente fra cani per stabilire chi è il capo branco sono davvero rari.
Ci sono anche delle occasioni particolari… nel caso di animali domestici differenti dai cani (es. gatti, criceti, coniglietti ecc..) le cose si fanno più complicate. Il problema sta tutto nel fattore “preda” cioè che il cane possa vedere un altro animale domestico come una possibile preda.
In questi casi è necessario essere sempre presenti ai primi incontri in modo da assicurarsi che l’istinto del cane non abbia la meglio.
Purtroppo non ci sono trucchetti o consigli speciali. E’ necessario avere un buon controllo (almeno nei primi tempi) sul cane in modo da impedirgli di ferire l’altro animale domestico.
Se fai capire al tuo cane (o ai tuoi cani) che attaccare o mordere il tuo altro animale domestico non è una cosa vantaggiosa per lui, allora vedrai che il cane non lo farà.
In questi casi puoi avvalerti dei comandi base e lavorare con i premi/rinforzo positivo per far accettare al tuo cane il nuovo animale domestico che non sia un cane come lui.
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Comments: 14
ottimo articolo come sempre
gli articoli sono sempre esaurienti ed interessanti utilissimi per risolvere problemi di addestramento ed insegnamento
Si, molte cose le avevo intuite da solo, ma averne una conferma da un esperto è stato gratificante anche per il “padrone”
molto interessante grazie preziosi consigl
beh,io sono educatore cinofilo,assistente veterinario.mio padre lo era pure lui.percui ho una buona esperienza!!!! devo dire che è impostato molto bene,e di comprensione semplice! è molto importante che il rapporto uomo-cane,sia basato sulla fiducia reciproca.mentre si educa un cane, bisogna tener conto anche della sua indole,il suo temperamento,le sue origini ecc.ecc. sempre meglio fare in modo che prenda gli insegnamenti,come un gioco. e non trattarlo mai come un essere umano;trovo incosciente vestire il cane come fanno alcune persone,diventa solo un fattore egoista da parte nostra, solo x soddisfare la nostra vanità. al cane non importa del cappellino,delle scarpe,se siamo ricchi o poveri, questo non lo sanno…….! a mio parere il cane si sente solo in un involucro non di sua natura. evitatelo!!! un bacio katya.
Ottimo articolo. peccato che trovo molto complicato passare dalla teoria alla pratica.comunque grazie milli.
Condivido i commenti che ho letto e aggiungo che per ottenere dei risultati credo sia necessaria molta pazienza e costanza…
Grazie, è un articolo esauriente e molto chiaro.
Chi scrive queste spiegazioni è veramente bravo! Comprensione immediata ! Il mio compagno di viaggio tra i boschi sentieri di montagna Beck è veramente fantastico in casa ed è tutto quello che illustrate dovrebbe fare un cane comprensivo! Purtroppo fuori data la grande libertà (penso sia quello) se capita di essere al guinzaglio ho diversi problemi tipo che tira – che diventa matto se incontra un altro cane – che è teso al nuovo ambiente. Ho provato con diversi addestratori ma nessuno è riuscito a risolvere il problema, devo premettere che x problemi fisici non riesco a fare gli esercizi che mi suggerivano non è facile! Qualche suggerimento facile ed efficace? Ve ne sarei veramente grata! Beck ha 9 anni ed è un meticcio di circa 30 kg. Buono non aggressivo che non morsica ne attacca però ha questo comportamento da sempre. Soldi tempo e speranze di risolvere questi problemi si sono dissolti come mi piacerebbe se in qualche modo possiate aiutarmi. Grazie grazie per il tempo che mi avete dedicato e per quello che fate!! Anna
Grazie per queste utili informazioni ho un maltese da quattro anni, non ci sono mai stati grossi problemi ma effettivamente mi sono resa conto che invece certi suoi atteggiamenti potrebbero migliorare grazie ad una corretta educazione
Articolo molto interessante .
Pippo ha iniziato ad esercitarsi al comando “vieni ” con buoni risultati.
grazie
Ottimi consigli. Vero anche che l’applicazione deve essere costante e a volte si scontra con le attività quotidiane. Il mio cucciolo di shar pei appena arrivato è molto attivo e nel cuore della notte per chiamarmi abbaia di continuo. In questo caso è complicato essere positivi con la paura di disturbare i vicini di casa
consigli molto interessanti e già messi in pratica in quanto ho avuto e ho cani, l’ultima arrivata una meticcia di 4 mesi che convive con un Jack Russel di 13 anni
Ho più o meno lo stesso problema di Anna con la differenza che frequento un camping pieno anche di gatti randagi, che lo sbeffano da tutte le parti, e lei impazzisce e non ascolta per niente, tengo a precisare che è molto dolce presa al canile da non molto ed ha 9 anni, i consigli sono chiari ed ottimi ma metterli in pratica e assolutamente impossibile. Mi chiedo se avrò mai speranze di poterla lasciare libera….
Laura