L’ipoglicemia è una malattia che provoca basse concentrazioni di zuccheri nel sangue. Lo zucchero in questione è il glucosio, introdotto nel corpo tramite l’ingestione dei carboidrati. Le fonti alimentari in cui è presente sono l’amido e gli zuccheri di origine vegetale. Questo carboidrato è la fonte primaria di energia per i muscoli e cellule.
Mentre nei soggetti sani il glucosio è una fonte di energia immediata per il corpo, nei soggetti malati è presente una concentrazione maggiore nel sangue che provoca l’immagazzinamento nelle cellule epatiche.
Quando il glucosio non è utilizzato, è conservato sotto forma di glicogeno per usufruire in futuro. Se però le cellule in cui è stipato diventano sature, il glicogeno è convertito in grasso e trasformato in tessuto adiposo (grasso).
Ultimo aggiornamento: 2023-12-09
Il livello di zuccheri nel sangue non è solo correlato al quantitativo introdotto con l’alimentazione, ma anche alla quantità prodotta dal fegato e dalla concentrazione di zuccheri che il corpo utilizza per dare energia. Un’anomalia a carico di uno dei tre processi, causa livelli sbagliati di glicemia.
Cause
Le cause sono molteplici ma ci sono tre meccanismi su cui si basa tutto:
- Elevata eliminazione di glucosio dal sangue;
- Basso livello di glucosio causato da una mancata ingestione con la dieta;
- Produzione sbagliata di glucosio da parte del fegato.
La maggior parte delle volte l’ipoglicemia è provocata da un utilizzo maggiore da parte delle cellule corporee o tumorali. Questa patologia spesso causa livelli bassi dell’ormone insulina.
Nei soggetti sani l’insulina è prodotta dal pancreas, in particolare delle cellule beta. L’ormone svolge diverse funzioni importantissime quali regolazione dell’assorbimento e immagazzinamento del glucosio nel sangue. Di solito il glucosio prelevato dai carboidrati è reso disponibile per le cellule dall’insulina. Se questa è in concentrazioni elevate, smantella troppo glucosio causando ipoglicemia nel cane.
Tra le ragioni che possono provocare la scarsa produzione di livelli d’insulina sono i tumori insulino secernenti chiamati anche come insulinomi. Può accadere anche il contrario ovvero un’iperproduzione d’insula. Questo accade ad esempio nei cani in gestazione, affetti da cancro o sepsi.
Normalmente il pancreas è stimolato a produrre insulina durante la digestione, l’ormone a sua volta promuove l’assorbimento del glucosio dal sangue alle cellule e tessuti. Un digiuno prolungato o un’alimentazione scorretta provocano ipoglicemia. Quando ciò accade, ovvero gli zuccheri nel corpo sono pochi, il fegato mette in atto un meccanismo che converte il glicogeno in glucosio tramite due processi noti come gluconeogenesi e glicogenolisi.
Se però il fegato è malato o comunque non funziona bene, non riuscirà a convertire il quantitativo giusto di glicogeno in glucosio provocando quindi scarso quantitativo di zuccheri nel sangue. Ad esempio può accadere in caso di fibrosi o cirrosi epatiche, epatiti importanti, malattie da accumulo di glicogeno, neoplasia epatica o shunt portosistemici.
Inoltre, il fegato è aiutato nella conversione dai recettori, ovvero gli ormoni, che sono i precursori per la produzione di glucosio. Se queste molecole, in particolare i glucocorticoidi, sono poche, il fegato non sarà capace di mettere in atto la conversione. Altre cause possono essere pancreatite, insufficienza renale, anoressia o digiuno.
Sintomi
I sintomi dell’ipoglicemia possono essere persistenti oppure episodici. Tra di essi abbiamo: sonnolenza, abbattimento, debolezza, atassia, paralisi lieve o incompleta delle zampe posteriori, contrazione dei muscoli, ansia, nervosismo, fame, aumento dell’appetito, aumento di peso, sete eccessiva che non passa mia, collasso, convulsioni, coma, scarso interesse nel moto, guaito persistente, produzione esagerata di urina, polifagia e bradicardia.
Diagnosi
La diagnosi non è difficile da effettuare, nel momento in cui da normali esami del sangue sono presenti bassi livelli di zuccheri, il cane è affetto da ipoglicemia. Il difficile è scoprirne le cause. Nella maggior parte dei casi è raccomandabile eseguire un analisi delle urine completo. Può essere fatto un successivo test finalizzato a quantificare i livelli di glucosio e insulina nel soggetto a digiuno. Tutti gli esiti dovrebbero aiutare il medico a identificare la possibile causa.
Cura
La cura ha come obiettivo quella di mantenere costante i livelli di glicemia nel sangue. Nel momento in cui il soggetto presenta attacchi convulsivi a casa, il padrone dovrà sfregare sulle gengive del soggetto zucchero, succhi di frutta o miele, per fa cessare l’episodio. Dopodiché dovrà essere somministrato un pasto.
Se i cani hanno sintomi osservabili d’ipoglicemia sono trattati in clinica veterinaria. I pasti vanno tenuti sotto controllo, il cane dovrà mangiar porzioni minori ma più spesso, così da mantenere i livelli costanti di glucosio nel sangue. I farmaci prescritti servono a tenere a bada i sintomi oppure a curare la vera causa dell’ipoglicemia.
I soggetti a rischio
I cani da caccia sono una delle razze più predisposte a questa malattia a causa delle grandi riserve energetiche che il corpo richiede. Anche i cuccioli e le “razze” Toy sono particolarmente propensi. Generalmente questi soggetti possono diventare ipoglicemici in poco tempo in seguito ad un digiuno.
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