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Razze di cani pericolosi: lista e come riconoscerli

L’Italia ha fatto passi in avanti in materia di legislazione sulle razze cosiddette potenzialmente pericolose.

Mentre alcuni stati europei continuano a riconoscerle, e quindi ad accettare che alcuni tipi di cani sono più aggressivi di altri, l’Italia già nel 2009, con una circolare del Ministero della Salute, ha abolito questa classificazione.

Cani pericolosi

Ci verrebbe da scrivere finalmente abolito, in quanto tale tesi, e cioè il fatto che alcune razze fossero più aggressive di altre, non si poggiava su alcuna base scientifica ma semplicemente su supposizioni e false credenze.

Il fatto di stigmatizzare alcune razze comportava innanzitutto la necessità per i padroni di questi cani di adottare alcune precauzioni particolari. Ma non solo.

Infatti la maggior parte delle volte essi non erano accettati negli alberghi e nei luoghi pubblici in generale.

Anche tra i vicini, questi cani erano mal visti pur essendo nella maggior parte dei casi esseri innocui perché ben educati.

Il fatto di isolarlo non fa bene ad un essere vivente, anzi può essere controproducente, portandolo ad essere, questa volta sì, davvero violento, perché non abituato più alla socialità.

Fortunatamente questo rischio era scongiurato da padroni e famiglie intelligenti che facevano di tutto perché i loro cani non rimanessero da soli e fossero sempre in compagnia, in un clima sereno e di affetto.

La lista dei cani pericolosi

Ma ritorniamo al 2009. La lista nera è sparita e si è riconosciuta la responsabilità del padrone nell’educazione e nell’eventuale aggressività del cane.

Egli infatti diventa pienamente responsabile di qualsiasi danno arrecato dal cane a terzi; viene poi introdotto l’obbligo dell’utilizzo del guinzaglio, quando si conduce un cane in un luogo pubblico, tranne per quei luoghi specificamente individuati dai singoli comuni.

Il guinzaglio non può avere lunghezza superiore ad un metro e mezzo. Nel caso in cui sussista un rischio per l’incolumità delle persone o di altri animali, vi è anche l’obbligo della museruola. Il padrone non può lasciare il proprio cane a persone che non siano in grado di gestirlo.

Accanto agli obblighi del singolo individuo, anche le istituzioni devono fare la loro parte. I comuni devono istituire dei percorsi formativi finalizzati al conseguimento da parte del soggetto di un patentino che attesti l’idoneità ad educare un cane, obbligatorio per determinati soggetti valutati di volta in volta.

I medici veterinari, dal canto loro, nel caso in cui ravvedano la necessità o a seguito di un evento negativo, possono richiedere che il cane venga sottoposto ad una visita comportamentale.

Inoltre sono punite tutte quelle condotte finalizzate ad aumentare l’aggressività dei cani (come amputazioni di parti del corpo, maltrattamenti, comportamenti aggressivi).

Insomma una serie di misure volte a rendere la vita dei cani e, di riflesso, dei loro padroni più semplice. I pregiudizi rimangono, anche perché i casi di cronaca non cessano ed i mass media non aiutano.

Anzi fomentano una paura irrazionale ed, a nostro giudizio, priva di fondamento. La cosa importante è educare con intelligenza ed amore questi cani ed assicurarsi che le persone che abbiamo vicino facciano altrettanto.

Vedi anche come punire un cane e come mettere la museruola al cane.

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