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Mastocitomi nel cane

Il mastocitoma è uno dei tumori cutanei più diffusi nel cane. Secondo alcune recenti indagini, è stato appurato che le razze più colpite da questa patologia sono: Boxer, Labrador, Boston terrier, Retriver, Schnauzer, Beagle.

Mastocitoma caneIn particolare modo, i Boxer sono maggiormente predisposti a questa forma tumorale, però, rispetto alle altre razze, hanno la tendenza a sviluppare delle forme neoplastiche meno aggressive.

Questo tumore può comparire in qualunque momento della vita del cane, anche se mediamente si sviluppa in cani di più di 8 anni di età.

La causa dell’insorgenza di questa neoplasia è ancora oggi sconosciuta, anche se c’è chi azzarda l’ipotesi di un’eziologia virale; ma questo è ancora da dimostrare.

In questo articolo presenteremo i vari aspetti relativi al mastocitoma nel cane: sintomi, forme, diagnosi, terapia e prognosi. Lo scopo è quello di fornire un quadro chiaro riguardo a questa delicata e pericolosa patologia.

Come si presenta il mastocitoma nel cane?

Generalmente nei cani il mastocitoma si presenta come un nodulo solitario di dimensioni variabili. Questo tumore cutaneo si localizza solitamente sul tronco o sul perineo, però può comparire anche sugli arti e nella cavità orale del cane.

Molte volte accade che la superficie si presenta priva di peli. Altre volte invece il nodulo cresce in maniera vertiginosa, si ulcera e di conseguenza provoca una sorta di irritazione locale.

Ma è possibile che i mastocitomi non si presentano sotto forma di noduli, bensì di croste o di papule e quindi molto spesso i proprietari possono scambiare il tumore in questione per una lesione allergica o batterica, sottovalutando in questo modo il problema.

Il mastocitoma può essere di due forme:

  1. forma viscerale: le masse tumorali non sono sempre visibili e possono coinvolgere oltretutto anche altri organi quali: fegato, milza, intestino, pleura;
  2. forma cutanea: riguardano piccole masse che sono visibili anche ad occhio nudo.

Quali sono i sintomi che si riscontrano?

Spesso i sintomi che si avvertono sono i seguenti:

  • letargia
  • abbattimento
  • dimagrimento
  • anoressia
  • pallore delle mucose
  • ulcera gastrica
  • edemi
  • prurito
  • diarrea

I sintomi appena illustrati possono essere facilmente confondibili con altre patologie, e purtroppo la diagnosi potrebbe tardare a venire.

Come si diagnostica la mastocitosi

Per diagnosticare la mastocitosi, per prima cosa occorre effettuare un esame del sangue che accerti il disequilibrio del sistema immunitario. Ma è l’esame citologico che potrà dare una diagnosi certa. Questa procedura consiste nell’aspirare con una siringa una quantità sufficiente di cellule al fine di diagnosticare la patologia.

Questa manovra è rapida e al contempo stesso poco dolorosa. Tuttavia anche un esame istologico dovrà essere eseguito al fine di determinarne la natura.

Sicuramente quest’ultimo esame è un po’ più invasivo rispetto all’esame citologico, ma quest’ultimo è fondamentale perchè indicherà il comportamento del tumore e di conseguenza guiderà il veterinario nella giusta scelta terapeutica.

Qual è la terapia da prendere in considerazione?

Lo stadio del tumore permetterà di procedere a cure differenti.

Solitamente quando il tumore non interessa i linfonodi, si procede con l’asporto chirurgico della massa interessata. Ma ricorrendo a questa pratica, non sarà facile rimarginare le ferite.

Se invece il tumore è passato ad uno stadio avanzato oppure la zona interessata è troppo grande per poter essere operata, in questo caso il veterinario di fiducia opterà per la radioterapia. Questo tipo di terapia spesso è associata anche alla chemio.

Quando la mastocitosi è presente in molte zone del corpo, generalmente è sconsigliato l’intervento chirurgico e viene preferita quindi la cura chemioterapica.

La prognosi

Per quanto riguarda la prognosi invece, è strettamente legata al grado di differenziazione cellulare. In particolar modo, si è riscontrato che nei tumori con cellule differenziate, la possibilità di metastasi è molto bassa.

Se le cellule si presentano indifferenziate allora in questo caso la probabilità di mestastasi sale al 55-90%.

E’ di vitale importanza una valutazione tempestiva di ogni lesione presente sul proprio amico a quattro zampe, in quanto una diagnosi e una terapia rapida possono salvare o almeno allungare la vita del proprio amato peloso.

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