Il parto del cane è un momento molto emozionante per il padrone. La durata della gravidanza è di sessantatré giorni, ma ci sono delle variabili che possono influire, ovvero il conto effettivo in base al giorno di ovulazione rispetto l’accoppiamento.
Per questo si dice che il periodo di gestazione va dai cinquantotto ai sessantasette giorni a partire dall’accoppiamento.
I controlli che si effettuano durante la gravidanza comprendono un’ecografia a partire dal 21 esimo giorno dell’accoppiamento. Quest’accorgimento permetterà di vedere se i cuccioli sono vitali e consente anche di conteggiarli.
I sintomi del parto sono un abbassamento della temperatura corporea, che avviene all’incirca 18-24 ore prima che partorisca. Si passa dai normali 38-39 gradi ai 37,5 grandi. Il parto può essere diviso in tre fasi, vediamo insieme quali sono.
È importante al fine di una buona formazione dei feti, che la madre assuma tutti il nutrimento necessario. Non basteranno più solo i classici croccantini, ma bisognerà sostituirli con quelli per i neonati.
Fase uno
È la fase più lunga e dura dalle sei alle dodici ore. Può capitare nel caso di cagne al primo parto di prolungare questa fase anche per trentasei ore. In questo lasso di tempo la cervice si rilassa e la muscolatura dell’utero comincia a contrarsi.
Dall’esterno si può intuire l’inizio di questo passaggio poiché la cagna appare nervosa, si apparta e cerca di scavare per fare un giaciglio accogliente. Spesso rifiuta il cibo e possono presentarsi episodi di vomito. La frequenza respiratoria aumenta e si mostrano dei tremori.
Vedi anche come far vomitare un cane.
Fase due
È la fase in cui i feti sono espulsi. La durata va dalle tre alle sei ore, ma in caso di problemi o cucciolate numerose si può arrivare alle ventiquattro ore.
Prima dell’uscita del primo feto può essere espulsa una sacca contenente del liquido trasparente chiamato allantoidea. Questo è il segnale che le acque sono rotte e da lì a pochi minuti/quattro ore, il primo cucciolo nascerà.
Ultimo aggiornamento: 2023-09-21
La cagna si posiziona coricata o come se dovesse defecare. Prima del parto vero e proprio di ogni cucciolo, fa un giro su se stessa. Ogni cucciolo viene espulso nel suo sacco amniotico. Quando il cagnolino è fuori, la mamma con i denti rompe la sacca.
Nel caso ciò non avvenga, sarai tu a darle una mano, avendo cura di pulire bocca e naso del piccolo con un asciugamano pulito, al fine di permettere la respirazione.
Tra un cagnolino e l’altro passano dai venti ai sessanta minuti. Nel caso in cui questo intervallo va oltre le quattro ore, vuol dire che qualcosa non va.
La mamma stimolerà il respiro dei cuccioli leccandoli, inoltre con i denti taglierà il cordone ombelicale e mangerà la placenta. Non c’è bisogno d’intervento da parte del padrone se va tutto bene.
Se il piccolo si presenta in posizione podalica, è bene aiutare la madre nell’espulsione favorendo il passaggio tramite una piccola trazione durante le contrazioni. Non è una manovra che va presa alla leggera, quindi va fatta dal veterinario.
Fase tre
Se i cagnolini sono usciti solo con il cordone ombelicale, in questa fase si verificherà l’espulsione della placenta. Se invece ogni figlioletto è uscito nel suo sacco amniotico, ciò non accadrà. La cagna mangerà la placenta.
Secondo diversi studi effettuati, il motivo è che le sacche possano favorire la ripresa della madre. La fase termina quando la madre si sarà tranquillizzata, accudirà la cucciolata e si metterà a loro disposizione.
È bene controllare a fine parto tramite palpazione dell’addome che non vi siano rimasti altri feti, in caso di dubbio si consiglia una lastra.
Nel caso il veterinario lo troverà necessario, sarà lui stesso a somministratore una dose di ossicitina per facilitare l’involuzione uterina. L’utero tornerà apposto in dodici settimane.
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