Il Segugio Italiano a pelo raso fa parte del gruppo 6 dei segugi e cani pista di sangue, quindi caccia e ricerca. Le sue origini, come dice il nome stesso, sono italiane.
Altre considerazioni sulle origini di questa razza lo vedono come un animale molto antico, addirittura si dice che le prime selezioni del Segugio Italiano vennero eseguite in Gallia, sperimentando incroci tra il Segugio da corsa egiziano e il Molosso Romano.
Ultimo aggiornamento: 2023-12-09
Non si hanno però delle certezze ben precise riguardo questi probabili incroci. Durante il periodo rinascimentale vennero fatte selezioni e importazioni di segugi provenienti dalle nazioni confinanti e, per questo motivo, il Segugio Italiano ha subito delle modifiche a livello di morfologia e a livello lavorativo.
Verso i primi anni del Novecento, questa razza torna a predominare grazie ad alcuni enti che misero in chiaro le peculiarità estetiche di questo animale e la sua straordinarietà nel lavoro.
Alcuni scopritori della razza, come Luigi Peccorini Maggi e Gildo Fioravanti, sono quasi sicuri che non è stato possibile classificare il Segugio Italiano fino all’inizio del Novecento, proprio quando vennero ordinati gli standard precisi di questa razza e, successivamente, classificate le altre varietà di segugi.
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Le caratteristiche del Segugio Italiano
Il tronco del Segugio Italiano sta nel quadrato, quindi è proporzionato all’altezza. È equilibrato anche nei confronti della differenza di lunghezza tra gli arti inferiori, quindi al formato, mentre è disarmonico dal punto di vista del profilo, presentandosi incavato, arcuato oppure dritto.
È un animale molto forte, dalla corporatura muscolosa e allo stesso tempo asciutta; il movimento è regolare e al galoppo, anche se per alcune selezioni da caccia è richiesto anche il trotto e il passo. Ha una resistenza molto forte, difatti è capace di cacciare per ore intere.
Va rispettata l’altezza standard, che sui maschi va dai 52 cm ai 58 cm, mentre quella delle femmine va dai 48 cm ai 56 cm; il peso in entrambi i sessi varia tra i 18 e i 28 kg. La testa è preferibilmente scarna, quindi deve avere una pelle asciutta e la lunghezza del muso deve essere proporzionata alla testa o per lo meno raggiungerne la metà.
Il tartufo del segugio è di colore nero con canna nasale convessa; gli occhi sono molto grandi e di colore ocra scuro; le orecchie hanno una forma triangolare e sono pendenti, larghe e piatte; la coda è sottile all’attaccatura, con punta al garretto ed elegante.
Del Segugio Italiano esistono due tipi di razze: quelle a pelo raso e quelle a pelo forte.
Quali sono le principali differenze che li contraddistinguono? Il segugio a pelo raso ha sostanzialmente il manto liscio, luminoso e corposo; la razza con il pelo forte ha un manto ruvido, a tratti anche più lungo rispetto al pelo raso e con più armoniosità. Per il resto, oltre alle due differenze estetiche citate di questa razza, non vi sono altre caratteristiche che li distinguono.
Colori del mantello ammessi
Il Segugio Italiano ha vari colori, ma quelli standard sono nero focato e fulvo in tutte le sfaccettature. Nel segugio di colore fulvo si possono trovare zone di colore bianco, collocante solitamente sui piedi, sulla punta della coda, sul cranio, sul petto e sul muso.Nel segugio di colore nero-focato, le focature si trovano soprattutto sulle sopracciglia, sul petto e sul muso.
È una razza adatta alle famiglie, poiché molto vivace e dolce; fortunatamente non è un cane mordace e per nulla aggressivo nei confronti dell’uomo.
La stessa cosa vale per gli altri cani che potrebbero fare già parte di una famiglia: quasi raramente è aggressivo nei loro riguardi. Non è un cane molto espansivo, ma è alquanto attaccato al padrone, quindi si identifica in esso ed è protettivo anche se non in maniera eccessiva.
Segugio Italiano: i principali utilizzi nel mondo
Nonostante sia adatto anche alla famiglia, il Segugio Italiano è prevalentemente un cane da caccia. Questa è la sua natura e di conseguenza i suoi istinti sono pressoché predatori; inoltre, è un ottimo cane da ferma.
Viene spesso impiegato sulla Pianura Padana, sugli Appennini e sulle Alpi, ma è adatto a qualsiasi tipo di terreno grazie alla sua conformazione fisica.
Ha bisogno di un buon addestramento fin da cucciolo, dato che tende ad essere un cane indipendente se non lo si fa socializzare. Lavora sia da solo sia con altri cani.
L’animale che caccia con maggiore attitudine è la lepre, ma è anche capace di procacciare qualsiasi tipo di animale selvatico. Essendo un cane da caccia e comunque di indubbia muscolatura, bisogna avere degli accorgimenti riguardo al cibo, specie nei periodi di caccia.
Il segugio consuma molta energia ed è quindi fondamentale preparare un pasto adeguato e quotidiano, che consiste nel dare almeno 300g di carne e 150g di riso, a volte accompagnati da verdure cotte.
Molte volte il segugio Italiano viene anche utilizzato come cane da guardia o da tartufo e ci sono vastissimi allevamenti sparsi in tutto il mondo che si occupano della sua selezione.
Vedi anche addestrare cani da guardia e addestramento cani da ferma.
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